FORMAZIONE AZIENDALE

La formazione è uno dei driver che un’azienda ha per rimanere competitiva in un contesto segnato dalla crisi e da cambiamenti continui. Una maggiore flessibilità professionale dei propri dipendenti si può ottenere solo attraverso lo sviluppo e il potenziamento delle risorse umane. La formazione aziendale si propone di insegnare al proprio personale competenze generali e specifiche. La formazione aziendale si articola in genere in quattro grandi fasi:

– analisi dei fabbisogni formativi,
– progettazione dell’intervento formativo,
-erogazione dell’intervento formativo in modalità aula, outdoor, online, o blended,
– valutazione dell’intervento formativo.
Queste fasi non sono realizzate una-tantum, ma devono rappresentare un ciclo permanente all’interno di un processo di formazione continua in azienda, atto a sviluppare il capitale umano, intellettuale e professionale dell’impresa stessa.
La formazione aziendale, a differenza di quella accademica, è spesso orientata al “saper fare”, e non si limita ai “saperi” e alle conoscenze. Diventa indispensabile fare formazione anche ricorrendo a giochi, role playing, simulazioni, business-cases, e altri esercizi esperienziali.

 

I FONDI INTERPROFESSIONALI

I Fondi Paritetici Interprofessionali nazionali sono organizzazioni associative tra le entità di rappresentanza dei datori di lavoro e quelle dei lavoratori, il cui scopo è di promuovere e diffondere la formazione aziendale finanziata e continua dei lavoratori stessi.
L’adesione ai Fondi interporfessionali permette alle imprese di destinare una quota fissa pari allo 0,30% dei contributi versati all’INPS (anche detto “contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria”) alla formazione e quindi alla crescita professionale dei propri dipendenti. I datori di lavoro avranno quindi la possibilità, tramite l’INPS, di trasferire tale contributo ad uno dei Fondi Paritetici Interprofessionali. L’INPS provvederà dunque a finanziare le attività di formazione rivolte ai lavoratori delle imprese che hanno aderito in modo spontaneo.
Avviene spesso che, una parte di quanto accantonato tramite i fondi interprofessionali (denominata solitamente Conto Azienda e/o Conto Formazione) viene messa a disposizione delle peculiari esigenze dell’azienda medesima, mentre un’altra parte (denominata solitamente Conto Sistema) viene messa a bando così da fornire la possibilità ad ogni Fondo interprofessionale di finanziare (in tutto o in parte) i vari piani formativi aziendali, ora settoriali ora territoriali, presentati dalle imprese sia in forma singola sia in forma associata. Per aderire ad un Fondo Paritetico Interprofessionale, l’azienda non è tenuta a sostenere alcun onere aggiuntivo poiché il versamento della quota dello 0,30 % avviene comunque in quanto di fatto obbligatorio; destinare tale quota dei contributi ad un Fondo Paritetico Interprofessionale costituisce per l’azienda una garanzia del fatto che lo “0,30%” versato ritornerà in un certo qual modo nelle casse aziendali, convertito in azioni formative utili a qualificare/riqualificare i propri dipendenti e ad aumentare quindi il know-how interno, vero patrimonio di ogni azienda di ogni settore e dimensione.

 

COME ADERIRE AD UN FONDO INTERPROFESSIONALE

L’adesione ad un fondo è possibile solo attraverso una comunicazione specifica sulla piattaforma dell’INPS. Per questo motivo la pratica va effettuata dal consulente del lavoro o dal commercialista per conto dell’azienda. Una volta entrato nella sezione dedicata del sito dell’INPS, il professionista comunicherà nella denuncia UNIEMENS (ex DM/10) o DMAG l’adesione al fondo immettendo lo specifico codice che contraddistingue quel fondo. Il codice va immesso nella sezione Posizione Contributiva, Denuncia Aziendale, Fondo Interprofessionale, Adesione e di seguito andrà indicato il numero di dipendenti (quadri, impiegati e operai) interessati dall’obbligo contributivo. Tale operazione di adesione può essere effettuata in qualsiasi mese dell’anno. REVOCA del Fondo Interprofessionale precedente.
Un aspetto cui prestare attenzione è quello di revocare l’adesione al fondo precedente, pena il rischio di non vedere completato il passaggio al nuovo fondo. Questo ovviamente nel caso l’azienda sia già aderente ad un fondo: poiché è possibile aderire ad un solo fondo per volta, ogni cambio necessita contestualmente di una revoca.
Come si fa la revoca di un Fondo Interprofessionale? Nella sezione del portale INPS relativa alla denuncia contributiva andrà indicato prima il codice “REVO” (revoca) e solo in seguito il codice di adesione al nuovo fondo.
Si precisa inoltre che il passaggio ad un altro fondo comporta la perdita delle risorse accantonate fino a quel momento, a meno che non venga fatta esplicita richiesta di portabilità dal vecchio al nuovo fondo.